Fa’afafine

14 febbraio 2017

Fa’afafine al Teatro di Rifredi:

un omaggio agli under 18 che assistono allo spettacolo

L’iniziativa di SMS Rifredi 1883 e Arci Firenze per promuovere la partecipazione dei più giovani

Firenze, 14 febbraio 2017.

La SMS Rifredi 1883 e l’Arci di Firenze al fianco del Teatro di Rifredi, dove il 18 e il 19 febbraio andrà in scena “Fa’afafine. Mi chiamo Alex e sono un dinosauro“, di Giuliano Scarpinato.

Dopo le polemiche scatenate dalla Curia fiorentina che in una lettera ha ammonito le scuole e le famiglie cattoliche sui rischi che la visione dello spettacolo potrebbe comportare per i ragazzi, la SMS di Rifredi – col sostegno dell’Associazione – ha deciso di promuovere la visione dello spettacolo da parte dei più giovani.

La SMS di Rifredi è nata ed esiste per difendere e promuovere determinati valori, come il rispetto, la solidarietà e la difesa dei diritti”, sostiene la presidente della SMSRifredi 1883, Giovanna Malgeri, che continua “È ovvio che sosteniamo pienamente la scelta del Teatro di Rifredi e dell’Associazione Pupi e Fresedde – Teatro di Rifredi, che da oltre 30 anni lo dirige e gestisce, di mettere in scena ‘Fa’afafine’, e anzi, vogliamo incentivare la partecipazione dei più giovani allo spettacolo che andrà in scena sabato 18 (alle 21.00) e domenica 19 febbraio (alle 16.30). Come Consiglio della SMS, grazie al contributo di Arci Firenze, abbiamo deciso di offrire a tutti i giovani sotto i 18 anni la possibilità di trattenersi e discutere in merito allo spettacolo appena visto, mangiando un gelato o bevendo un succo di frutta che sarà offerto gratuitamente (presentando il biglietto d’ingresso al teatro) al bar della SMS, proprio accanto al Teatro”.

Un modo, dice Malgeri, “per le famiglie, di passare del tempo insieme nei nostri locali, confrontandosi su quando hanno appena visto, nel segno del rispetto per le ‘diversità’ e soprattutto per creare una cultura inclusiva, che riesca ad arginare il fenomeno del bullismo, oggi sempre più preoccupante. Dialogo, confronto, cultura e accoglienza senza pregiudizi. Questi i principi della linea culturale che abbiamo ereditato da nostri bisnonni fondatori di questa gloriosa struttura e che, a distanza di oltre 130 anni, sono ancora nel DNA che ci contraddistingue”.

Il Comunicato in pdf a questo link