Giovedì 26 ottobre ore 17.00
nella Biblioteca della SMS Rifredi
Clara Vella e Arrighetta Casini,
con la partecipazione di Ilenia Maiorana, Eliana Terzuoli e Francesco Capaldo
che leggeranno alcuni brani,
presenteranno il libro
“Nuvole”
di Salvatore Maiorana.
Sarà presente l’autore.
Al termine dell’evento verrà offerto un aperitivo.
Tutto il libro, che racconta la storia di Michael, un registra teatrale che deve mettere in scena il Re Lear di Shakespeare e che salva da un tentativo di suicidio Rania, una ragazza di cui si innamora, è strutturato secondo il meccanismo conscio/inconscio.
Il protagonista cerca di risolvere il dramma della vita attraverso il linguaggio dell’empatia o la costruzione per mezzo dell’arte (il teatro) di un’umanità nuova; ma la sua tensione ideale si scontra spesso con la dura realtà. La vita irrompe più volte con la sua tragicità nella sua esistenza e lo costringe ogni volta a ricominciare ed a rimettersi in gioco.
Nella dicotomia illusioni/ realtà c’è la parte più viva ed interessante della scrittura di Maiorana. Il vero protagonista del romanzo è infatti la coscienza, che è rappresentata simbolicamente attraverso il diario di Rania o anche attraverso la cornice meta letteraria dell’analogia tra la storia dei protagonisti della vicenda e quella della tragedia di Shakespeare. Ciò fa sì che il romanzo sia attraversato da una silente vena di dolore, che rende vivo e fortemente espressivo il mondo interiore del personaggio principale: Michael. In pagine molto belle Maiorana ci racconta la sua ossessione ed il suo bisogno di trovare a tutti costi Rania, che simboleggia la bellezza e l’assoluto ed anche un tentativo estremo di conciliare due mondi tra loro diversi, l’Occidente e l’Oriente.
L’incontro tra i due mondi è possibile solo grazie al dolore ed all’amore che li accomuna e che fa trovare loro un linguaggio universale, che però è continuamente messo in discussione dalla violenza bruta, che pure è parte della storia degli uomini.
Dolore, gioia, ossessione, cadute e continue ‘resurrezioni’ caratterizzano il personaggio di Michael, che grazie alla sua inquietudine arriva a cogliere il mistero profondo dell’esistenza, che come un quadro di Caravaggio gli appare come un gioco perpetuo di luci ed ombre, di perdizione e salvezza. (Recensione di Francesco Capaldo)